I salamelecchi della musica sommersa

La registrazione di un pezzo è come il montaggio di una rissa. Una volta pensato il pezzo, c'è da sobbarcarsi tanti di quei pensieri che sembra di doversi muovere fra sguardi ostili, con il rischio dell'incolumità personale; l'incolumità è il pezzo che qualcuno potrebbe copiare. Oppure la maniera in cui è stato suonato, che dovrà per forza non andare come dovrebbe. Sono pensieri superflui. Perché il pezzo già esiste. E tocca, se tocca l'anima, proprio così com'è. 

E poi a chi può mai fregare niente di fregarsi un pezzo pensato da qualcuno che viene dalla provincia globale, e provinciale rimane... Ma soprattutto, chi è che ascolta un pezzo registrato con mezzi casuali, quando l'ultimo chiodo dell'amaca si produce dischi interi che sembrano più blasonati di un lavoro, anzi, un intero ciclo di lavori, degli U2?

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